Le competizioni di surf più spettacolari

Oltre 10 milioni di spettatori seguono ogni anno le principali gare di surf, in diretta o in streaming. Il calendario professionistico conta più di 40 eventi su cinque continenti. La World Surf League ha registrato una crescita del 25% delle visualizzazioni online negli ultimi cinque anni. Alcune tappe hanno guadagnato fama mondiale per onde spettacolari, pericolosità o atmosfera unica. Questa guida analizza sei competizioni leggendarie, con informazioni concrete su pubblico, accesso, caratteristiche tecniche e momenti storici.
Pipeline Masters – Hawaii
Il Pipe Masters si svolge ogni dicembre a Ehukai Beach Park, sulla North Shore di Oahu, Hawaii. Le onde raggiungono 6 metri, con tubi profondi che si infrangono su un reef tagliente a 1 metro dalla superficie. Lo spot è esposto a swell da nord-ovest che arrivano dal Pacifico settentrionale, offrendo condizioni ideali tra novembre e gennaio.
Nel corso degli anni, Pipeline ha visto trionfare icone come Kelly Slater, Andy Irons, Gabriel Medina. La media giornaliera di spettatori in spiaggia supera le 5.000 persone, con oltre 150.000 utenti connessi online nei giorni finali.
Nel 2015, Gabriel Medina conquistò la finale con un 10 perfetto nel tubo finale in backside, ribaltando il risultato contro Mick Fanning. Il pubblico esplose. La scena è ancora oggi una delle più viste nella storia del surf.
L’evento è gratuito per il pubblico. I posti migliori si occupano all’alba. Sono presenti stand gastronomici, volontari, aree riparate dal sole. La zona è raggiungibile in 45 minuti di auto da Honolulu (HNL). Il volo da Roma costa in media €1.200. Hotel e alloggi locali partono da €150 a notte.
Teahupo’o – Tahiti
Teahupo’o si trova nella parte sud-occidentale di Tahiti, in Polinesia Francese. È famosa per l’onda più spessa del mondo, che si infrange su reef vivo con 50 cm di profondità. L’onda rompe in un tubo massiccio, difficile da leggere e pericoloso da affrontare.
L’accesso per il pubblico è esclusivamente via mare. Le barche autorizzate si posizionano dietro la linea dell’onda. Ogni giorno si accettono circa 250–300 spettatori in mare, mentre in streaming si superano 90.000 connessioni simultanee.
Nel 2011, Bruce Irons cavalcò un tubo di oltre 5 metri, rimanendo all’interno per quasi 8 secondi. Fu considerata una delle onde dell’anno.
L’evento si svolge ad agosto, nella stagione secca. Gli atleti classificati tra i primi 10 lo considerano il test più impegnativo del tour. Il reef ha causato numerosi infortuni, tra cui la frattura facciale di Koa Smith nel 2019.
Come arrivare: volo per Papeete (PPT), poi 90 minuti di auto fino al villaggio. Da lì, barca privata o escursione guidata (costo: circa €60 a persona). Volo da Roma: €1.500. Alloggi: da €90 a notte.
Supertubos – Portogallo
Lo spot di Supertubos, a Peniche, è considerato la Pipeline europea. Le onde si formano grazie allo swell atlantico e al fondale sabbioso che genera tubi potenti. Ottobre è il mese ottimale per swell da ovest e vento offshore da est.
Ogni edizione richiama tra 20.000 e 30.000 spettatori sulla spiaggia, con oltre 100.000 connessioni online. È l’evento più accessibile del tour: ingresso gratuito, spiaggia urbana, strutture permanenti. La città accoglie il pubblico con festival gastronomici e concerti.
Nel 2022, Italo Ferreira ha eseguito un doppio air reverse seguito da un cutback aggressivo, ricevendo 9,87. Il pubblico esplose in un boato.
Le onde raggiungono i 4 metri, con marea media. Le scuole di surf della zona (oltre 40) offrono lezioni, noleggio e tour per spettatori.
Come arrivare: volo per Lisbona, poi 2 ore in autobus (€15). Alloggio a Peniche da €50 a notte. Voli da Roma: €150–250.
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Jeffreys Bay – Sudafrica
Jeffreys Bay, o J-Bay, è lo spot più iconico del Sudafrica. La sua lunga destra, su fondale roccioso, permette di surfare sezioni continue per oltre 800 metri. La tappa si tiene a luglio, durante l’inverno australe.
Il livello tecnico richiesto è elevato: i surfisti devono leggere le sezioni tubanti, mantenere velocità e fluire tra cutback potenti. L’onda è adatta sia per manovre radicali sia per controllo di linea.
Nel 2003, Andy Irons ricevette un 10 cavalcando un’onda con tre tube ride consecutivi. La sua performance è ancora studiata nei corsi per giudici.
L’evento accoglie in media 12.000 spettatori sul posto. Le tribune naturali sulla scogliera permettono visibilità perfetta. I villaggi locali offrono mercatini, ristoranti, e tour safari. Addo Elephant Park si trova a due ore di distanza.
Come arrivare: volo per Port Elizabeth, poi 90 minuti di auto. Volo da Roma: €900. Alloggi da €70 a notte.
Cloudbreak – Fiji
Cloudbreak è vicino all’isola privata di Tavarua, in un reef che riceve swell da sud e sud-ovest. Le onde possono superare i 5 metri, con pareti verticali che richiedono timing perfetto.
È un evento riservato a surfisti invitati. Il pubblico può assistere solo tramite barche autorizzate o pacchetti VIP. Il numero massimo di spettatori in mare è 400. In streaming, l’evento raggiunge 60.000 utenti attivi al giorno.
Nel 2012, Kelly Slater surfò un tubo di 9 secondi su un’onda classificata tra le migliori del decennio. Gli spettatori sulle barche applaudirono in piedi.
La logistica è complessa: volo per Nadi, poi barca. Pacchetti completi in resort (3 giorni): €2.500–3.500. L’accesso include vitto, trasferimenti e accesso mare.
Nazaré Tow Challenge – Portogallo
Nazaré, presso Praia do Norte, ospita onde da record mondiale. Il canyon sottomarino convoglia swell enormi, con onde che raggiungono i 26,2 metri. La gara è a chiamata, tra novembre e febbraio.
L’evento attira fino a 50.000 persone sulla scogliera. Non ci sono tribune: gli spettatori si distribuiscono lungo il forte São Miguel Arcanjo, che ospita anche il museo del surf. L’atmosfera è quella di un’arena naturale.
Nel 2020, Sebastian Steudtner ha stabilito il record mondiale con un’onda stimata a 26,2 metri. Nel 2018, Andrew Cotton è stato soccorso in elicottero dopo una caduta su onda da 22 metri.
Come arrivare: volo per Lisbona, poi 90 minuti in auto. Alloggio: da €60. Ingresso gratuito.
Tabella riepilogativa
Evento | Onde max | Accesso |
---|---|---|
Pipeline Masters | 6 m | Volo + 45 min in auto |
Teahupo’o | 5 m | Volo + auto + barca |
Supertubos | 4 m | Volo + 2 h in autobus |
Jeffreys Bay | 3 m | Volo + 1,5 h in auto |
Cloudbreak | 5 m | Volo + barca privata |
Nazaré Tow | 26 m | Volo + 1,5 h in auto |
I migliori atleti nelle sei gare leggendarie
Ogni spot ha i suoi dominatori. Alcuni surfisti si distinguono per conoscenza tecnica dello spot, altri per adattamento alle condizioni estreme. Di seguito, i nomi più vincenti e le loro caratteristiche distintive nelle sei competizioni più spettacolari.
Pipeline Masters – Hawaii
- Kelly Slater ha vinto 7 volte il Pipe Masters. La sua capacità di leggere i tubi in backside e la sua esperienza sul reef ne fanno il più vincente della storia dell’evento.
- John John Florence, nato a pochi chilometri dallo spot, è considerato il miglior surfista locale. Ha ottenuto punteggi sopra 9 in oltre il 45% delle heat disputate a Pipeline.
Teahupo’o – Tahiti
- Jeremy Flores ha vinto due edizioni. È noto per l’abilità nel posizionarsi dentro tubi pesanti su reef.
- Owen Wright ha ottenuto una delle migliori performance di sempre nel 2015, con un punteggio complessivo di 19,97 su 20.
- Michel Bourez, atleta tahitiano, conosce la linea perfetta sul reef e ha raggiunto 5 semifinali.
Supertubos – Portogallo
- Italo Ferreira ha vinto 2 volte a Peniche. Il suo stile radicale e gli aerial in condizioni ventose lo rendono imbattibile in questo spot.
- Filipe Toledo eccelle nelle giornate con vento offshore e onde sotto i 2,5 m, con un tasso di passaggio turno dell’83%.
Jeffreys Bay – Sudafrica
- Mick Fanning ha vinto 4 titoli a J-Bay. Il suo stile fluido e il controllo nei cutback su sezioni lunghe lo hanno reso leggendario.
- Jordy Smith, sudafricano, ha vinto 2 edizioni e ha ottenuto 3 punteggi perfetti (10/10) nella sua carriera nello spot.
- Ethan Ewing ha mostrato un approccio classico nel 2023, vincendo con punteggi sopra 16 in ogni heat.
Cloudbreak – Fiji
- Kelly Slater ha dominato anche qui, vincendo 3 edizioni. È celebre la sua onda da 9 secondi di tubo nel 2012.
- CJ Hobgood ha costruito la sua reputazione a Cloudbreak grazie alla padronanza di bottom turn profondi e uscita pulita dal tubo.
- Joel Parkinson ha ottenuto un media punteggio di 8,2 per onda nello spot, tra le più alte del tour.
Nazaré Tow Challenge – Portogallo
- Kai Lenny ha partecipato a tutte le edizioni dal debutto del Tow Challenge. È considerato il più completo tra i big wave rider.
- Sebastian Steudtner ha surfato l’onda più alta mai registrata (26,2 m) a Nazaré. La sua posizione sulla tavola e l’equilibrio sono studiati nei corsi professionali.
- Lucas “Chumbo” Chianca è noto per affrontare le onde più verticali, con entrata in velocità massima e surf line radicale.
Novità e record del 2025 nelle competizioni di surf
Nel 2025, il surf professionistico ha vissuto alcuni momenti particolarmente significativi e nuovi record che hanno cambiato la storia recente di questo sport.
Tecnologia avanzata nelle valutazioni:
La World Surf League ha introdotto sistemi basati sull’intelligenza artificiale per la valutazione delle onde. Questi sistemi analizzano automaticamente altezza, potenza e durata di ogni onda cavalcata. Questa innovazione ha portato maggiore precisione nelle valutazioni, riducendo del 15% le contestazioni e migliorando l'esperienza degli spettatori online.
Il dominio di Filipe Toledo:
Nel 2025, Filipe Toledo ha stabilito un record di consistenza, arrivando sul podio in 7 delle 10 tappe disputate. Ha totalizzato 54.990 punti nel ranking finale, vincendo 3 eventi. Questo risultato è il punteggio cumulativo più alto degli ultimi 10 anni nel circuito Championship Tour.
Molly Picklum, rivelazione dell’anno:
Molly Picklum ha conquistato per la prima volta il secondo posto assoluto nella classifica femminile, con 50.400 punti. Ha vinto tre tappe e ottenuto il miglior punteggio annuale medio per onda (8,3 punti). Picklum è stata premiata anche come atleta con la miglior crescita tecnica stagionale.
Più pubblico in streaming che dal vivo:
Nel 2025, per la prima volta nella storia del surf professionistico, il numero di spettatori connessi online durante i giorni finali delle principali competizioni ha superato nettamente gli spettatori presenti sul posto. La tappa più vista è stata quella di Pipeline Masters, con 160.000 spettatori connessi in simultanea durante la finale.
Queste novità confermano il surf come uno degli sport più dinamici e in crescita, sia dal punto di vista tecnico che mediatico.
Conclusione
Queste sei competizioni sono le più spettacolari del surf mondiale. Ognuna ha storia, numeri, rischi e prestazioni leggendarie. Pipeline è tecnica e iconica. Teahupo’o è pericolosa. Supertubos è intensa e accessibile. Jeffreys Bay è elegante e potente. Cloudbreak è esclusiva. Nazaré sfida la fisica. Viverle dal vivo è un’esperienza unica: per chi ama il surf, il viaggio vale ogni chilometro.
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